Pillole di un racconto di una consulente fiscale che tra Dpcm, ordinanze e restrizioni è stata in balia di un vento che non ha mai accennato a placarsi. Emozioni e ascolto, soluzioni e paure. Ecco il mio 2020 tra restrizioni, qualche gioia, tanti Dpcm

Gennaio

Gennaio turbolento!! Bimbi sempre ammalati, tra broncospasmi e mononucleosi,  gennaio è: malessere fisico e tanti fazzoletti. Ma tra lavoro e famiglia mi giostro bene, sono piena di voglia di fare. Chiuderò un anno in bellezza, me lo sento.

Stanno arrivando delle notizie di un “virus cinese“, penso ad un insolita influenza stagionale, visto quello che sto vivendo in casa.

Febbraio

Tutto procede bene, mi sto preparando ad affrontare le prime scadenze.

Festeggio il Carnevale con i miei figli e sono felice perché le giornate sono intense e ricevo costanti soddisfazioni al lavoro.

Faccio una bellissima gita fuoriporta in aereo, direi una follia ma bellissimo, noto però qualcosa di strano in aeroporto che non so spiegare.

Marzo

E’ confermato, non è la solita influenza stagionale.

Dalla Cina è arrivato un virus che si chiama Covid 19. Con lui arriva  il primo Dpcm.

Provo a organizzarmi a lavorare da casa, ma preferisco stare in studio, nel caso qualche cliente abbia bisogno di me.

Sono preoccupata per l’economia e la salute.

Uso guanti e mascherina, cerco di non far notare ai bimbi i cambiamenti, anche se Ilaria inizia a chiederci del virus e le spieghiamo che le sue vacanze scolastiche si sono leggermente allungate.

Arriva il primo decreto “Cura Italia” uscito sulla Gazzetta Ufficiale il 17 marzo.

Passo le domeniche sera a scrivere circolari sui codici ATECO delle aziende che possono continuare la loro attività e altre no.  Mi aggiorno costantemente, tutto cambia alla velocità della luce e non voglio far perdere nessun tipo di sostegno o contributo ai miei clienti.

Aprile

Arriva Pasqua, chi lo avrebbe immaginato di passare una Pasqua così!

Ogni decreto che esce è un nuovo modulo da compilare (e aggiungere una nuova autocertificazione), spiegazioni da dare e soluzioni da cercare.

Siamo nel pieno del ciclone. La paura è sempre più grande.

Maggio

Finalmente si esce, la parrucchiera e il caffè al bar sono le prime cose che mi riportano a una sembianza di vita normale. In ufficio mi aspetta il Decreto Rilancio, quello dei Bonus Vacanze, Dichiarazioni, ISEE, 730….

Sempre avanti!

Giugno

Ho bisogno di vacanza, di riposo, di stare tranquilla,  mai come quest’anno sento la necessità di staccare.

Sono ancora sommersa di lavoro!

Enrico nel frattempo compie 2 anni.

Luglio

E’ estate e anche se le raccomandazioni di indossare la mascherina sono costati, i guanti non servono più.

Le persone sono tornate alla vita “quasi” normale e questo al posto di tranquillizzarmi, per uno strano motivo, mi preoccupa.

Agosto

Ricevo il mio premio: per la prima volta dopo 5 anni passo le vacanze con la mia famiglia. Io e mio marito non siamo mai riusciti a conciliare il periodo di ferie.

Settembre

Ci siamo, vedo finalmente la luce!

Sono fiduciosa, pare che tutto sia sotto controllo, sembra che il virus giri meno e si prospetta un autunno tranquillo, per le aziende un continuo recupero del tempo perso.

Ottobre

L’aria si fa pesante, non siamo per niente fuori dal tunnel.

Si parla di una seconda ondata di Covid, chiusure e ancora Dpcm. Arrivano i vari Decreti Ristori è di nuovo il caos, restrizioni e nuove norme.

Novembre

Lo smart working per tantissimi è diventata un’abitudine.

Le regioni si colorano di giallo, arancione e rosso a seconda della circolazione del virus.

Non vedo regole, disciplina ma solo toppe da cucire in fretta qua e là.

Si parla già di un Natale in lockdown, nessuno ha voglia di festeggiare.

Ilaria nel frattempo compie 5 anni.

Dicembre

Faccio di tutto per rendere questo mese speciale, lo faccio per i miei bambini.

Grazie a loro ho vissuto giornate allegre, il sorriso di un bambino è un toccasana che arriva come una boccata d’aria fresca tra la polvere delle cartoffie e le nuove disposizioni.

E’ la fine di un anno che mi ha insegnato tanto e in un certo senso ha confermato l’importanza dei valori a cui tengo: famiglia in primis. Ma ho sofferto altrettanto con i miei clienti, con gli amici, dentro di me.

Si sente parlare di vaccino, è la nostra unica via d’uscita o solo un altro fake.

Staremo a vedere

Buon 2021

Lavinia Ziggiotto

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